Montauto: che cos’è e a cosa serve

Il termine montauto identifica un vero e proprio ascensore per automobili. Esso si costituisce generalmente di un pianale, ovvero una pedana in lamiera striata con telaio portante in acciaio ove si colloca il veicolo, su essa troviamo due blocchi, uno anteriore e uno posteriore, in corrispondenza degli assali delle ruote, chiamati a garantire la sicurezza del mezzo evitandone ogni spostamento durante il movimento in verticale. Esternamente al vano si trova un locale di servizio presso il quale sono posti quadro di comando e centralina elettrica.

Caratteristiche e dimensioni di un montauto

Anche il montauto, come ogni tipologia di elevatore, possiede dimensioni e caratteristiche diverse, spesso personalizzate in base al luogo dove andrà posizionato. Tipicamente, si scava una fossa di alloggiamento di 65-70 centimetri e la tensione di alimentazione si mantiene sulle 220 volt monofase o le 380 trifase. La portata di sollevamento si attesta attorno ai 2.500 Kg e la velocità standard è di circa 15 centimetri al secondo.

Questi dispositivi richiedono specifici requisiti di sicurezza, come un generatore di emergenza che consenta il ritorno automatico al piano e l’apertura della porta in caso di blackout, obbligatorio su ogni montavetture, o i pulsanti per il blocco, l’allarme e l’antifurto. A seconda del modello, l’ascensore per auto può funzionare con o senza conducente a bordo e possedere una copertura oppure no.

Il sistema di elevazione in questi sistemi di parcheggio è spesso idraulico e la centralina oleodinamica, ad alta pressione, o a trazione elettrica. L’utilizzo è semplice: basta posizionarsi sopra il pianale e dare modo al sistema computerizzato di autorizzare il parcheggio sul primo stallo disponibile (qualora ve ne siano più di uno). Ogni posto sarà contrassegnato da codice identificativo per permettere il recupero sicuro della vettura. I tempi di completamento dell’operazione sono rapidi, tra i cinque e gli otto minuti, durante i quali rumori e vibrazioni sono ridotti al minimo.

Perché un montauto è la soluzione migliore

Nelle nostre città, sempre più affollate, il numero di automobili continua a crescere mentre la disponibilità di spazio si fa sempre inferiore. Per ovviare a tale problema, puoi ricorrere a sistemi di parcheggio auto alternativi, come il montavetture. I vantaggi offerti da questa soluzione sono infatti molteplici nell’ottica di una migliore gestione degli spazi.

Un ascensore per auto non solo ti semplifica la vita, consentendoti di parcheggiare senza dover effettuare alcuna manovra complicata, bensì tutela l’ambiente e l’architettura, specialmente in caso di modello a scomparsa.

In un centro storico, per esempio, è possibile mantenere inalterata la struttura originaria di palazzi antichi, o tutelati, senza rinunciare all’installazione di moderni impianti di parcheggio capaci di contenere un elevato numero di autovetture. Lo spazio necessario per installare un montauto è piuttosto limitato: normalmente basta disporre di 5,5 metri in lunghezza e 3 in altezza, un’area più contenuta di quella occorrente per la realizzazione di una rampa in cemento.

Costo e norme d’uso di un montavetture

Quanto costa un montacarichi per auto che presenti le caratteristiche evidenziate? Stabilirlo non è semplice, dal momento che le variabili sono numerose. Gli aspetti presi in considerazione in fase di preventivo sono i seguenti:

• Tipologia di funzionamento: i montauto non sono tutti uguali. Possono essere girevoli, traslanti, a pistoni laterali, a pantografo e così via…a seconda delle specifiche scelte, il costo del montaggio varia;
• Caratteristiche tecniche: dimensioni, portata, numero di stop, alimentazione e altezza del dislivello… anche sotto questo punto di vista, sono numerose le voci di spesa che possono far lievitare il prezzo finale;
• Finiture e scelte estetiche: altro importo da considerare; optional e customizzazioni possono rivelarsi davvero esosi.

In maniera molto indicativa, si può dire che il prezzo per l’installazione di un montauto in abitazione monofamiliare parte da 20.000/25.000 euro più iva, escluse porte e posa in opera.

La normativa obbliga chiunque scelga di dotarsi di montavetture a rispettare i requisiti di sostenibilità ambientale e risparmio energetico indicati nel decreto ministeriale dell’1/2/1986 e sue successive implementazioni. La misura si riferisce esplicitamente alle autorimesse senza rampa con accesso da montauto meccanico al punto 3.7.2, indicando come un posteggio interrato con parcamento non superiore a 30 autoveicoli debba accertarsi di rispettare le seguenti condizioni prima di poter inserire un elevatore:

• Il vano montavetture deve essere protetto rispetto all’area destinata a parcheggio tramite strutture di separazione ignifughe (REI 90) e il locale annesso deve essere scoperto o dotato delle stesse misure di protezione;
• Il montauto deve avere in dotazione un dispositivo ausiliario automatico per l’alimentazione elettrica in caso di mancanza di rete, con potenza del generatore sufficiente per tutti gli impianti di sicurezza;
• È necessario che l’autonomia dell’impianto di illuminazione di emergenza duri almeno 30 minuti;
• Il regolamento di utilizzo dell’impianto, con le limitazioni e le prescrizioni di esercizio, deve essere visibile e consultabile dall’esterno;
• Sull’intera area destinata al parcamento degli autoveicoli va posto un impianto fisso di spegnimento automatico del tipo a pioggia.

Di prassi, ogni sei mesi la ditta che ha costruito l’ascensore per automobili è tenuta a portare avanti operazioni di manutenzione ordinaria, che includono svariati interventi tra cui la pulizia del canale perimetrale, il controllo della guarnizione del cappello di chiusura, la corretta centratura del tetto e la verifica del livellamento del pianale. Portando avanti queste operazioni saranno evitati interventi straordinari, i cui costi rischiano di farsi onerosi.